Attenzione: dal 1 gennaio 2019 è costituito il Comune di Barberino Tavarnelle (Legge Regionale 63/2018).

Il sito del nuovo Ente è raggiungibile al link http://www.barberinotavarnelle.it

Pec: barberinotavarnelle@postacert.toscana.it

 

"Unitamente in due" - Mario Madiai in mostra

Le opere di Mario Madiai in mostra a Palazzo Malaspina

Nella splendida cornice di Palazzo Malaspina a San Donato in Poggio, prestigiosa esposizione delle opere del pittore Mario Madiai.

L'inaugurazione è prevista per sabato 17 marzo 2018 alle ore 17.30

La mostra resterà aperta fino al 1 maggio 2018 nei seguenti orari:

fino al 31 marzo: venerdì-sabato-domenica dalle 16.00 alle 19.00

dal 2 aprile: lunedì-martedì-giovedì-venerdì-domenica dalle 16.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Mercoledì CHIUSO (escluso 25 aprile). Chiuso domenica di Pasqua.

Per info:

Segreteria Eventi Coop Itinera Progetti e Ricerche - tel 0586894563

Infopoint Tavarnelle - tel 055 8077832 - email: info@unionechiantifiorentino.it

 

Chi è Mario Madiai

Mario Madiai è nato a Siena nel 1944 e ha studiato presso l'Istituto d'arte di Lucca. Ancora giovane, si trasferì nella città costiera di Livorno, dove il suo talento precoce fu prontamente riconosciuto da critici, collezionisti e esperti. Sin dai primi anni '70, Madiai ha avuto un ampio successo e le sue opere sono state esposte in tutta Europa, Asia e America. Dipinti di Madiai sono stati recentemente inseriti nella collezione permanente del "Museo di Arte Moderna Mario Grimoldi" e nel museo "Museo d'Arte dello Splendore". Madiai è uno dei nomi più riconosciuti e acclamati dall'arte contemporanea italiana, ed è considerato l'ultimo legittimo erede dell'elegante e semiabostatica tendenza "Macchiaioli" indigena della città di Livorno.

La continua e ossessiva ricerca di nuovi soggetti e metodi espressivi è stata la firma di Madiai per tutta la sua carriera. I soggetti ricorrenti hanno dominato la sua produzione e possono essere suddivisi in cicli monotematici, come: "Interni", "paesaggi", "giardini", "tavoli ricordati" e, più recentemente, "I fiori le foglie e l'acqua", "girasoli" e le "rose".

Lo stesso soggetto, interpretato decine di volte, trasformato in personaggi reali, i protagonisti di una storia inaspettatamente complessa, sono proiettati come ombre su sfondi policromi. A volte distanti, le loro superfici di colore diffuse da un punto centrale alla scena di luce, altre volte le ombre avanzano, nascondendo parzialmente l'immagine e concentrandola in una visione di ambiguità.

Un aspetto importante e fondamentale del lavoro di Madiai è la tecnica di creare lo sfondo, che ha sviluppato come parte del suo sforzo per la perfezione mai soddisfatto e inarrestabile. Dopo aver delineato i dettagli del dipinto, Madiai copre tutto con uno strato di vernice, lasciandolo gocciolare o assorbire sulla tela, come il suo desiderio artistico istintivo lo impone. Di conseguenza, i soggetti reali che potrebbero altrimenti sembrare banali vengono reinterpretati e filtrati da atmosfere magiche.

Più recentemente, Mario si è trasferito in una spettacolare casetta nell'incantevole campagna pisana, dove dedica il suo tempo tra la sua passione per la pittura e il suo nuovo amore, la produzione del vino. Il vino si chiama "Malacoda", un merlot puro dal colore rubino distinto e dal bouquet complesso e raffinato. Mario Madiai è il primo artista vintner a dipingere a mano ogni etichetta, creando un oggetto unico con ogni bottiglia.

Il passare del tempo è un tema centrale che attraversa tutta la pittura di Mario Madiai. Nelle immagini fantasma di rose sommerse, negli oggetti d'infanzia sparsi su un tavolo, nei fiori dell'albero di limone in primavera, o sullo sfondo argenteo dello stesso albero in inverno, la consapevolezza del tempo che passa è implicita. Le sue immagini fungono da metafore che ci ricordano il significato del tempo e l'importanza della sua opera invisibile. La sua pittura può essere vista come una percezione di un'immagine presente nel flusso continuo del tempo, come se la visione venisse trasformata in contemplazione o in un dramma; e questo è il dramma della vita stessa.

Ultimo aggiornamento: Lun, 12/03/2018 - 12:01